Club Italie-France: Intervista Vincenzo Esposito Vinzi - Opinion Leader

Vincenzo Esposito Vinzi

Club Italia-Francia: lei è il presidente dell’Essec, una scuola di management rinomata in Francia e nel mondo. Quali sono le sue risorse?

Vincenzo Esposito Vinzi: “ESSEC innova fin dalla sua creazione a Parigi nel 1907. Più di 110 anni di eccellenza accademica e imprenditoriale hanno forgiato un’identità unica, che riassumo nella seguente formula : una “scuola mondo”, intrisa di cultura e influenza francese. Oggi, ESSEC forma più di 7.000 studenti e 5.000 manager ogni anno in quattro campus fisici in Francia, Singapore e Marocco e, dal 2019, anche in un quinto campus completamente digitale, fornendo l’esperienza completa di ESSEC a studenti, manager che continuando a formarsi e ai nostri oltre 62.000 alunni in tutto il mondo”.

Club Italia-Francia: Lei ha conseguito il dottorato di ricerca in statistica presso l’università Federico II di Napoli. La formazione ricevuta in Italia è stata un punto a favore della sua carriera all’estero?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Sì, perché è stata un’ottima formazione accademica! La mia formazione di ricercatore mi ha instillato creatività, rigore e rilevanza come fondamenti di ogni lavoro di qualità. Sono elementi che rimangono validi per qualsiasi carriera, ovunque essa si svolga”.

Club Italia-Francia: Quali caratteristiche deve avere un programma di formazione per preparare al meglio gli studenti al mondo del lavoro? Qual è il ruolo delle capacità personali e delle competenze trasversali ?

Vincenzo Esposito Vinzi: “L’occupazione lungo tutto l’arco della vita lavorativa è diventata fondamentale per tutti i giovani, indipendentemente dalla durata degli studi e dai settori di studio. Le due basi rappresentate dalle competenze tecniche (specifiche di una professione, di un settore di un’attività) e dalle competenze trasversali (saper comunicare, comportarsi, gestire, lavorare in gruppo, sviluppare e formarsi) devono essere stabilite fin dalla formazione iniziale. Ma non possiamo più sederci sugli allori! Questi due aspetti devono essere aggiornati, approfonditi e anche diversificati nel corso della propria carriera professionale”.

Club Italia-Francia: Nel 2020, Essec ha lanciato il programma Together, dedicato alla transizione ecologica e sociale. Potrebbe spiegare questo progetto e il suo scopo ?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Questo programma è stato costruito nell’arco di un anno e mezzo, insieme ai nostri stakeholders, per trasformare la nostra scuola in tutte le sue dimensioni: insegnamento, ricerca e vita del campus. Questa trasformazione si basa su tre aree di impegno: ambientale, territoriale (combattere le disuguaglianze e inventare modelli di sviluppo virtuosi) e sociale (sostenere le trasformazioni necessarie nell’ecosistema delle scuole di management e, più in generale, delle nostre società). Insieme affrontano questi temi alla radice, in modo olistico, tenendo conto di tutte le professioni e attività della scuola, mobilitando tutti i professori, i dipendenti, gli studenti, gli ex allievi e i partners”.

Club Italia-Francia: pari opportunità e diversità sociale. Come vengono applicati questi principi all’interno dell’Essec ?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Sono anni che portiamo avanti diverse azioni per affrontare queste sfide. Dal 2002, ESSEC ha creato il programma pionieristico _”Une grande école: pourquoi pas moi?_ “che incoraggia e sostiene gli studenti delle scuole superiori provenienti da ambienti modesti ad osare e ad avere successo negli ambiziosi studi superiori. La nostra scuola ha poi moltiplicato le iniziative per permettere a più giovani di accedere ai nostri corsi, attraverso il programma CAP ESSEC per le pari opportunità per le classi preparatorie e CAP BBA per le classi post-maturità.

La nostra scuola offre anche numerose borse di studio per finanziare gli studi e ha lanciato un corso online che aiuta gli studenti delle scuole superiori a prepararsi per l’istruzione superiore. Già dal 1993, ESSEC è stata una delle prime scuole di management ad offrire ai suoi studenti il percorso di apprendistato. Da allora, più di 5.000 studenti sono stati formati in questo modo. Questo è attualmente il caso di un terzo degli studenti del nostro programma Grande École. L’apprendistato ha il duplice vantaggio di essere pagato e di finanziare i propri studi.

Infine, negli ultimi anni la Fondazione ESSEC ha ridistribuito agli studenti oltre due milioni di euro sotto forma di borse di studio sociali e di eccellenza”.

Club Italia-Francia: Lei sostiene l’attuazione di un modello di formazione europeo. gli scambi come Erasmus+ sono sufficienti? Quali dovrebbero essere le linee guida di questo modello per diventare più competitivi?

Vincenzo Esposito Vinzi: “La società della conoscenza fa parte di una competizione globale sempre più forte. L’Europa si è sempre distinta per la sua capacità di produrre una riflessione sia innovativa che critica sui modelli di istruzione e formazione. Eccelle anche nelle discipline accademiche.

Ciò che deve essere rafforzato è l’interconnessione tra: la formazione iniziale e continua nelle traiettorie delle persone (dipendenti e manager); il mondo della scuola, della ricerca e dell’impresa. Tutto questo per convergere verso una società che rispetti e migliori la “tripla impronta” (sociale, ecologica, economica).

All’ESSEC abbiamo così creato un partnership EMT (European management track) per gli studenti del programma Grand école, che permette loro di seguire ogni anno un corso in una scuola europea diversa. Abbiamo anche formato un’alleanza nel campo della formazione continua per sfruttare la diversità e la complementarietà delle competenze tra le scuole europee e per avere un impatto attraverso la formazione e il sostegno ai manager nelle aziende.

Club Italia-Francia: Secondo lei, qual’ è il livello generale di preparazione degli studenti in Francia e in Europa? C’è una sopravvalutazione del sistema anglosassone o è davvero più competitivo?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Rispetto ad altri Paesi OCDE, l’investimento finanziario per studente è più basso in Francia fino alla scuola media. Questo livello diventa più alto in seguito. Il modello scolastico di stile francese è quindi efficace nel preparare le persone a eccellere nell’istruzione superiore, attraverso settori e scuole prestigiose.

Ma non dobbiamo dimenticare gli altri studenti, in ambito professionale, tecnologico o generalista. Devono essere formati per contribuire alla creazione del valore economico e sociale per il Paese. L’attuale riavvicinamento tra il sistema educativo e il mondo del lavoro e la rivalutazione dei corsi manuali, tecnici e industriali si stanno muovendo in questa direzione.

E’ quasi impossibile parlare del sistema educativo europeo nel suo complesso, poiché ci sono così tanti approcci diversi. Ma da quasi vent’anni l’Unione Europea è impegnata nella costruzione di una società della conoscenza in cui l’apprendimento e la formazione lungo tutto l’arco della vita sono fondamentali.

Per quanto riguarda il valore del sistema anglosassone, è necessario essere attenti e anche critici nei confronti degli indicatori tratti dalle classifiche internazionali (ad esempio via gli studi di Pisa o di Shanghai), poiché questi tentano di misurare la stessa realtà in contesti culturali diversi. La cosa più importante resta il fatto che ogni Paese deve fare dell’istruzione una priorità assoluta”.

Club Italia-Francia: L’Essec ha stabilito un partnership con l’università commerciale luigi bocconi di Milano. Come si svolge questa cooperazione? vorrebbe sviluppare altri partnership con le università italiane?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Dal 2015 la nostra scuola e l’Università Bocconi offrono una doppia laurea comune, accessibile agli studenti del secondo anno della Grande Ecole. Quaranta studenti delle due istituzioni seguono i corsi in quattro campus: Cergy, Milano, Singapore e Mumbai. Il programma si concentra sulle dinamiche economiche, politiche e manageriali in Europa e in Asia. Fornisce agli studenti un’offerta accademica che combina corsi, tirocini e la stesura di una tesi di ricerca. Al termine del programma, gli studenti vincitori sono laureati di due MSc in Management assegnati da ESSEC e dall’Università Bocconi.

La nostra ambizione è quella di continuare a sviluppare tali offerte su misura, nella formazione iniziale e continua, con altre istituzioni leader in Europa”.

Club Italia-Francia: Lei conosce molto bene il sistema educativo francese e italiano. Lei è stato un alunno, uno studente accademico in Italia. Questi due sistemi le sembrano simili o ci sono differenze sostanziali?

Vincenzo Esposito Vinzi: “Personalmente ho vissuto il sistema italiano attraverso tutta la mia formazione scolastica, dalla scuola elementare del 1976 al dottorato del 1997. Ho lasciato l’Italia nel 2007. Da allora i miei figli frequentano le scuole pubbliche in Francia. Non ho più esperienza diretta del sistema italiano e della sua evoluzione. Quello che posso testimoniare è che, ai miei tempi, c’era una differenza molto evidente nell’importantissimo posto accordato alle scienze umane in Italia, anche nelle carriere scientifiche, mentre in Francia la matematica è predominante. Penso che in entrambi i paesi ci sia un lavoro in corso per differenziare meglio i percorsi e le modalità di apprendimento, per adattarsi ai profili e alle aspirazioni di ogni persona e per offrire una scolarizzazione soddisfacente.

In generale, alcuni sistemi educativi sono molto efficienti per l’apprendimento individuale, orientati alla massima acquisizione di conoscenze, in un contesto altamente controllato – questo è piuttosto il caso della Francia. Altri sistemi sono migliori per l’apprendimento di gruppo, orientati alla risoluzione dei problemi, con più autonomia – questo è piuttosto il caso dell’Italia.  Non esiste un sistema migliore dell’altro in termini assoluti, e la trasposizione di un modello da un paese all’altro rischia di fallire a causa delle differenze culturali, del rapporto con l’insegnamento, del ruolo delle famiglie nell’apprendimento, delle relazioni tra gli allievi…”.

Club Italia-Francia: Avrebbe tre consigli da dare agli studenti?

Vincenzo Esposito Vinzi: “In primo luogo, siate abbastanza audaci e creativi da rimanere in sintonia con le vostre aspirazioni, e quindi costruite il vostro percorso, nel rispetto di quello degli altri. In secondo luogo, sviluppate la vostra curiosità, la vostra conoscenza, in settori che sono a priori lontani dai vostri studi o interessi (la curiosità e l’apertura mentale mantengono una mente agile, adattabile, in crescita personale). In terzo luogo, prima di agire, mettete in discussione voi stessi, gli altri e la conoscenza, valutate la portata di ciò che intraprendete, per rimanere responsabili e inclusivi. In qualità di futuri dipendenti, lavoratori autonomi, manager o imprenditori, darete forma al nostro mondo e ai suoi sviluppi sociali, ambientali, culturali ed economici”.

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Club Italie France - Opinion Leader Vincenzo Esposito Vinzi
Direttore generale dell’ ESSEC da dicembre 2017 e Presidente della Commissione per la diversità della Conférence des grandes écoles
Daisy Boscolo Marchi - Club Italie-France - Manager
a cura di
Daisy Boscolo Marchi