
Santo Versace
Club Italie-France: Cosa è la bellezza? E dove si trova?
Santo Versace: La bellezza è dentro di noi. Si trova ovunque intorno a noi, nella natura e in tutti gli aspetti della vita. Per quanto riguarda la persona, la bellezza si trova nell’equilibrio e nell’armonia che ognuno ha dentro di sé. Quando mi chiedono se una persona è vestita bene o male, io osservo innanzitutto se la persona è in armonia con sé stessa. Ogni persona ha il proprio stile, pop, classico, moderno, antico, ma l’importanza è l’armonia della persona. Quando nella Fondazione Altagamma, abbiamo discusso della possibilità di far entrare aziende come Benetti e Azimut, grandi cantieri navali che producono barche di altissima qualità, abbiamo convenuto che non c’è niente che rappresenta meglio la bellezza del fatto di navigare con una bellissima barca, simbolo dello stile di vita italiano, della cultura, del sapere fare il “made in Italy”. Il design, gli arredi, i motori, la tecnologia, tutto questo rappresenta la nostra cultura.
Club Italie-France: Il lusso esiste? O è una costruzione commerciale?
Santo Versace: Certo! Il lusso esiste e può essere brutto e volgare. La fondazione Altagamma si chiama così perché ho chiesto di non usare la parola “lusso”. Altagamma è l’insieme della qualità e della creatività italiana rappresentata da diversi settori tra cui spiccano moda, design, gioielleria, alimentare, ospitalità, profumi, velocità e wellness. Tutte queste caratteristiche costituiscono il DNA della nostra fondazione.
Club Italie-France: E in Italia, come si valorizza oggi l’industria della moda?
Santo Versace: In questo momento l’Italia è leader in assoluto in termini di qualità, numero di imprese del settore export. Lo dimostrano i dati che evidenziano come Il paese vanti il maggior numero di brand di lusso al mondo ed un importantissimo tesssuto di decine di miglialia di imprese che producono sia per imprese nazionale che estere. Molti grandi nomi francesi ed internazionali producono in Italia (Chanel produce in Italia, Louis Vuitton ha una quantità incredibile di aziende in Italia, Cartier sta investendo in Italia). Io distinguo nettamente la proprietà dal DNA dell’azienda. Ad esempio, Fendi appartiene ad un gruppo francese (NDR: LVMH) ma Fendi investe a Roma, i suoi stabilimenti sono in Italia; quindi, la nazionalità degli azionisti è un fattore relativo. Come Gucci (NDR: proprietà di Kering) che è un gruppo italiano al 101%, le sue fabbriche sono in Toscana.
Club Italie-France: Lei e suo fratello Gianni Versace avete contribuito a creare una nuova immagine dell’Italia fatta di creatività, impegno e stile. Cosa rappresenta il nome Versace?
Santo Versace: Coco Chanel ha dominato la prima metà del ‘900, e la seconda metà del secolo è stata dominata da mio fratello Gianni. Ha creato un mondo femminile nuovo. Ha liberato la donna valorizzando la sua vitalità e sensualità. Gianni ha saputo trasformare anche l’uomo. Nell’introduzione del libro “Gianni Versace, l’uomo senza cravatta”, l’autore, Richard Martin, ha scritto che Gianni è stato straordinario, in quanto è stato capace di liberare l’uomo da qualsiasi costrizione o blocco mentale.
Club Italie-France: E qual è l’impronta lasciata da suo fratello Gianni Versace?
Santo Versace: La sua straordinaria creatività. In un articolo del Corriere della Sera del 19 febbraio 2007, a dieci anni dalla morte di Gianni, Quirino Conti scrisse che il 15 luglio 1997 “si è chiusa un’epoca a Miami”. È morto lo stilismo, per la moda, c’è un prima e un dopo il 15 luglio, un prima e un dopo Gianni Versace.
Club Italie-France: Chi oggi rappresenta questo ideale di libertà, della donna libera?
Santo Versace: Come ideale di libertà, penso alle donne che si battono per essere libere, alle donne iraniane, prima di tutte, che stanno lottando e dando la vita per la libertà, dimostrando una forza straordinaria. Penso inoltre a tutte le donne oppresse, alle donne dell’Afghanistan, a cui è impedito di imparare a leggere, a scrivere, di andare a scuola. Più di tutto, penso a tutte le donne che si battono per i diritti umani. Sono donne che dobbiamo apprezzare ed aiutare. Penso infine alle grandi scienziate come Rita Levi-Montalcini, le grandi personalità che hanno dimostrato cosa valgono le donne, in tutto ciò che fanno.
Club Italie-France: Qual è la responsabilità dei marchi nel sostenere la libertà e nel difendere i diritti umani?
Santo Versace: In Altagamma, tutte le aziende si battono per i diritti umani, per la libertà e per il merito. Non si può essere creativi se non si è liberi di creare e fare. L’azienda Gianni Versace ha promosso la parità di genere dall’inizio, cinquant’anni fa e tutti convivevano in armonia totale.
Club Italie-France: Lei formava con suo fratello un binomio di grande successo, una grande creatività e un grande genio ed intuito al livello di business e di finanza.
Santo Versace: Certo, assolutamente. Una grande organizzazione era indispensabile. Ci sono tante persone che hanno avuto creatività e talento ma che sono state dimenticate o non hanno avuto successo perché non hanno avuto accanto a loro una figura capace di gestire un’azienda. È chiaro che il talento da solo non basta. Se non c’è la parte imprenditoriale, il talento rischia di svanire, di non lasciare tracce.
Club Italie-France: Qual è la sua visione della creatività italiana?
Santo Versace: Oggi la creatività italiana è straordinaria. Noi siamo figli del Rinascimento Italiano, è la nostra cultura che salta fuori e che continua a crescere. Dopo la Seconda guerra mondiale, la cultura italiana è ricomparsa ed è esplosa con la moda, il design, con grande qualità. Ora è diventata un fenomeno economico straordinario, e questa moda e creatività continueranno a crescere. La fondazione Altagamma è in continuo sviluppo, perché si investe di più, si dà spazio ai talenti, si ricercano i talenti.
Club Italie-France: E come si può sostenere la crescita di questi talenti?
Santo Versace: Investendo di più nella formazione. Le aziende socie di Altagamma adottano le scuole e gli Istituti Tecnici Superiori, per permettere di studiare ed esprimersi. Cartier, Fendi, Louis Vuitton, ad esempio, stanno investendo sulla formazione e sulla cultura in Italia, quello che dovrebbe fare l’Europa. Noi teoricamente, in Europa, siamo i più forti del mondo, siamo una comunità europea di 550 milioni di persone. L’Europa deve continuare ad investire nell’innovazione e nella cultura. I diritti devono essere figli dei doveri, non ci sono diritti se non discendono dai doveri, il dovere di studiare e di lavorare, di fare il proprio dovere, sempre.
Club Italie-France: Quali sono i rapporti della Fondazione Altagamma con la politica?
Santo Versace: Altagamma è la fondazione più ascoltata dalle Istituzioni. Siamo stati capaci di lavorare tutti insieme, ognuno mantenendo la propria autonomia. Noi come gruppo siamo più forti di qualsiasi gruppo al mondo, compreso i gruppi francesi. Rappresentiamo 112 aziende – in questa fondazione c’è il meglio della qualità e della creatività nel mondo. Facciamo tanti lavori insieme dando consigli alle istituzioni per migliorare le leggi che riguardano il nostro settore.
Club Italie-France: cosa fa la Fondazione Altagamma per creare unità e un’identità propria?
Santo Versace: La Fondazione Altagamma dal 1992 riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana. Insieme studiamo su come comunicare, sul marketing e sugli aspetti fiscali. Ogni gruppo di lavoro è composto da specialisti delle varie aziende che operano per progettare e realizzare ogni cosa al meglio. Le imprese sono riconosciute come autentiche ambasciatrici dello stile italiano e promuovono questo stile di vita nel mondo.
Club Italie-France: Nel suo libro, ha menzionato l’individualismo del sistema e dalla sua incapacità a fare sistema e il disinteresse delle istituzioni. A gennaio 2023, si è riunito il Tavolo della moda per sostenere la filiera. Il made in Italy è un sistema unico al mondo fatto di tradizione, innovazione, flessibilità e reattività. La filiera del Made in Italy è tra le industrie più dinamiche in Italia, dalla ricerca ed innovazione, dal design, produzione e showroom, la distribuzione commerciale e settori affini come la formazione e il marketing. Qual è il fattore vincente?
Santo Versace: La filiera è fatta di artigiani, da un’attività manufatturiera. Gianni Versace era un sarto, non uno stilista. Nasce e gattona tra pizzi e merletti, nasce in sartoria, dal saper fare con le proprie mani. Questa è la grande forza dell’Italia. Dobbiamo mantenerla e lavorare per questo. E comunicarla al meglio. Per questo serve la Fondazione Altagamma, per fare cultura e comunicazione in Europa (insieme agli altri Comitati in Francia, Inghilterra, Spagna e Germania) e far capire l’importanza di questa industria, della sua bellezza, creatività e qualità.
Club Italie-France: Nel 2010, da deputato, ha proposto la legge “Reguzzoni-Versace” 55/2010 che introduce l’etichettatura obbligatoria e la tracciabilità dei prodotti tessili, della calzatura e della pelletteria. Quali sono stati gli effetti concreti di questa proposta legge sulla filiera e sul consumatore? E cosa si può ancora fare?
Santo Versace: L’abbiamo fatta, perché volevamo invitare l’Europa a lavorare su quest’argomento. Non dipende più dai Parlamenti nazionali ma è delegato all’Europa. Noi l’abbiamo voluta fare, per un’espressione unanime del Parlamento italiano, affinché vengano difesi i prodotti; la creatività, l’innovazione, la qualità vanno difese, e quindi in questa maniera abbiamo spinto l’Europa a lavorare su quest’argomento. Questa legge in Italia ha avuto un solo effetto, quello di far capire che il Parlamento italiano è compatto su questa tematica, e di spingere l’Europa a legiferare per la difesa dei brevetti, della qualità, e per difendere la creatività europea.
Club Italie-France: Altri mercati esteri non sono così attenti a questo argomento.
Santo Versace: C’è un problema evidente in Europa, Paesi come l’Italia, la Francia, la Spagna, l’Inghilterra e la Germania investono e difendono l’alta qualità, ma i paesi del nord dell’Europa preferiscono comprare dove il prezzo è inferiore. Non hanno a cuore i veri interessi dei popoli europei. Bisogna investire nella cultura e nella nostra tradizione.
Club Italie-France: Con sua moglie avete fondato un nuovo ente filantropico il 14 marzo 2022, la Fondazione Santo Versace. Quali sono le vostre priorità?
Santo Versace: o e mia moglie Francesca De Stefano Versace abbiamo istituito la Fondazione Santo Versace perché vogliamo stare vicino ai fragili e vogliamo aiutare chi soffre, chi vive in condizioni di disuguaglianza sociale, povertà e fragilità. Ce lo hanno insegnato i nostri genitori. Io sto costruendo la Fondazione “Santo Versace” – un po’ come ho fatto con la Fondazione Altagamma – con l’obiettivo di aiutare e sostenere le fondazioni virtuose che hanno dei bei progetti come ad esempio Made in Carcere, che crea dei laboratori di produzione di abbigliamento dentro i penitenziari. Vogliamo fare rete in modo tale che i loro investimenti rendano di più perché le risorse vanno usate bene. E favorire l’inclusione sociale attraverso un’equa educazione e una formazione di qualità.
Club Italie-France: Qual è la responsabilità dell’educazione?
Santo Versace: L’educazione ricevuta è fondamentale. I problemi che si stanno vivendo adesso sono dovuti al fatto che le due funzioni principali e formative, la famiglia e la scuola, non sono in questo momento all’altezza del loro compito, è lì che bisogna investire.
Club Italie-France: Se lei dovesse parlare con i giovani, che cosa vorrebbe dire loro per aiutarli a fare le scelte giuste?
Santo Versace: Di analizzare bene quali sono i loro obiettivi, che cosa hanno dentro di sé per capire quali corsi di studio fare. Ma la cosa più importante, se non c’è grinta, passione e amore, non si studia seriamente, non si va da nessuna parte. Qualunque traguardo si può raggiungere, ognuno di noi è padrone di sé stesso. Ognuno du noi è una start-up. Qualsiasi bambino è una start-up. Si tratta poi di educarlo e di farlo crescere bene, di coltivare i propri talenti, di avere chiarezza di quello che si vuole fare. Di non sognare cose che non sono fattibili, non mettersi in testa cose sbagliate. Cercare di ragionare realmente su quali sono i propri valori e capacità e applicarsi realizzarli i propri obiettivi. Di essere felici di quello vivi ogni giorno; l’armonia, la felicità sono dentro di noi, non sono esterne a noi. Dobbiamo tirarle fuori. Questo è il concetto da trasmettere. Sii padrone di te stesso, non sognare i sogni altrui, sogna le tue cose, quello che puoi realizzare. Goditi ed utilizza bene quello che hai.
Club Italie-France: Ascoltandola, viene in mente la parola gentilezza: gentilezza verso sé stessi e verso gli altri
Santo Versace: Assolutamente, e autostima, rispetto e amore per sé stessi, se tu non ti ami, come fai a realizzare i tuoi sogni? Se tu non ti ami, come fai ad amare gli altri? Il primo amore è per sé stesso. I ragazzi hanno bisogno di equilibrio, di armonia, di autostima, è fondamentale. Ci vuole coraggio e per avere coraggio, devono sapere che possono ottenere qualsiasi risultato.
Club Italie-France: Quali sono le sue prossime sfide?
Santo Versace: La Fondazione ed il cinema [NdR: Santo Versace è presidente della Minerva Pictures, società di produzione e distribuzione cinematografica audiovisiva e digitale indipendente]. Nel cinema, sono andato come distributore per la prima volta nel settembre scorso a Venezia, con il film francese “Saint Omer” [NdR di Alice Diop] e abbiamo vinto due Leoni: il Leone D’argento – Gran Premio della Giuria e il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis [NdR il film ha anche vinto il César du meilleur premier film 2023]. Fare film così belli che vincono per andare ad Hollywood e ritirare l’Oscar, è una sfida per dimostrare la qualità del lavoro. Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto nella mia vita, ho avuto tante vite. La prossima vita e i giorni che verranno saranno i più belli, sono ancora più orgoglioso di quello che farò nei prossimi anni.
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Intervista del
20 Maggio
Informazioni
Imprenditore
Imprenditore, presidente della Gianni Versace, politico e produttore cinematografico.
