Club Italie-France: Intervista Patrick Poivre D'Arvor - 2020

Patrick Poivre D’Arvor

Club Italia-Francia: Il modo di fare giornalismo è cambiato nel tempo? C’è qualcosa che è cambiato nella professione oggi rispetto a quando era lei un giornalista?

Patrick Poivre d’Arvor: Non è sostanzialmente cambiato molto, ma ha forse preso troppo piede il concetto di velocità. E la velocità a volte significa precipitazione.…

Club Italia-Francia: In questo contesto attuale di Covid-19, cosa ne pensa dell’ansia collettiva generata dai media? Dopo i gilets jaunes, lo storico sciopero della SNCF, il coronavirus, possiamo parlare di manipolazione rispetto a questi ultimi eventi inediti in Francia? Questi ultimi eventi sono stati segnati dalla scarsa informazione?

Patrick Poivre d’Arvor: Manipolazione, no, ma trattamento eccessivo, sì. A scapito di molte altre informazioni essenziali e ansia diffusa.

Club Italia-Francia: I social media sono un vero flagello. Partecipano indubbiamente alla diffusione di informazioni false. Quali media segue? E quale/i sono più immuni rispetto alle notizie false?

Patrick Poivre d’Arvor: Puoi trovare il meglio e il peggio nei cosiddetti social network. La parte peggiore è l’anonimato e una cultura dell’odio o frustrazione.

Club Italia-Francia: Lei ha frequentato persone influenti. Quali l’hanno ispirata di più? Nella sua carriera, ci sono personalità che ha particolarmente apprezzato?

Patrick Poivre d’Arvor: Gli uomini e le donne della scienza mi hanno sempre impressionato. Stessa cosa per gli scrittori. Ecco perché negli ultimi 30 anni ho dedicato loro così tanti programmi letterari. Oggi ” Vive les livres ” su CNEWS e ” Une maison, un artiste ” su France 5.

Club Italia-Francia: In diverse occasioni lei ha affrontato accuse di connivenza. Come fare a sapere fino a dove ci si può spingere? Dove posizionare il limite? È possibile rimanere imparziali di fronte agli ospiti verso i quali si ha una certa simpatia?

Patrick Poivre d’Arvor: Oggi possiamo avere opinioni e non mostrarle mai. Ho sempre rifiutato le proposte di entrare nel governo o di entrate in politica.

Club Italia-Francia: Bambino timido, si rifugiò nella letteratura. Ha sognato di essere il piccolo principe di Saint Exupéry, Bonaparte, Rimbaud … Sognò di diventare scrittore e ne è diventato uno. Di quale libro si sente più orgoglioso oggi?

Patrick Poivre d’Arvor: Il mio primo libro “Children of Dawn” che ho scritto quando avevo 17 anni e “L’Irrésolu” che mi ha vinto il Prix Interallié. Oltre alle storie su mia figlia Solenn, scomparsa troppo presto …

Club Italia-Francia: Sta scrivendo sull’ esilio, su persone che hanno osato scappare come Jacques Brel che ha reso le Marchesi il suo Eden. Quale sarebbe il suo? Un angolo di Bretagna o una città in Italia?

Patrick Poivre d’Arvor: L’unico paese in cui potrei vivere al di fuori del mio è l’Italia! Siamo cugini … Senza dubbio, un’isola in Toscana.

Club Italia-Francia: Ci sono scrittori o artisti italiani che le piacciono particolarmente?

Patrick Poivre d’Arvor: Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il Gattopardo ovviamente. Il giornalista e scrittore Italo Calvino e tanti altri … Per quanto riguarda il cinema italiano, lo adoro. Fellini al primo posto ma anche Antonioni, Visconti, de Sica, Tornatore, Moretti … La lista è lunga!

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Intervista del

16 Luglio

Informazioni

Noto con le iniziali PPDA, è giornalista, conduttore televisivo e scrittore.
Star del giornale dalle 20:00 dal 1976 al 1983 su Antenne 2 e dal 1987 al 2008 su TF1, è uno dei pochi ad avere un acronimo a lui dedicato. Autore di oltre sessanta opere, scrisse il suo primo libro all'età di 17 anni.
Club Italie-France: Affaires Internationales - Marion Delorme - Team
A cura di
Marion Delorme