Club Italie-France: Intervista Henri De Grossouvre - Opinion Leader

Henri de Grossouvre

Club Italia-Francia: Nel 2002 ha scritto il libro “Parigi-Berlino-Mosca” e uno dei suoi messaggi principali è stato quello di sottolineare che l’Europa ha i mezzi per condurre una politica indipendente da quella dagli Stati Uniti. Quasi vent’anni dopo, è ancora della stessa opinione?

Henri de Grossouvre: Il messaggio principale di questo libro pubblicato mentre sostenevo Jean-Pierre Chevènement alle elezioni presidenziali era che abbiamo certamente interessi comuni con il nostro alleato americano, ma che anche noi francesi ed europei dobbiamo essere in grado di definire i nostri interessi e di perseguirli quando necessario. Questo libro è apparso quasi un anno prima dell’intervento americano in Iraq, a cui Francia, Germania poi, e anche la Russia successivamente si erano opposte, insieme, tanto che molti dei maggiori quotidiani mondiali ne hanno ripreso il titolo in prima pagina il mio lavoro” Parigi-Berlino-Mosca”.

Negli ultimi due anni abbiamo osservato che il tema dell’autonomia strategica dell’Europa, raccolto in particolare dal Presidente Macron, dalla Presidente von der Leyen e dai Commissari Vesthager e Breton, ha trasmesso la stessa preoccupazione e lo stesso obiettivo. Anche se i rapporti con la Russia sono diventati oggi più complicati a causa delle tensioni tra Washington e Mosca, continuano a levarsi voci per coinvolgere la Russia nella discussione europea, ricordiamo le sequenze di Emmanuel Macron nel 2019, a Brégançon con il presidente Poutine, poi al G7 a Biarritz, e i discorsi del presidente Macron agli ambasciatori poi in occasione della presidenza francese del Consiglio d’Europa, purtroppo a queste motivazioni e a questi discorsi di ispirazione gaulliana non sono seguite variazioni operative. Quindi sì più che mai, per non soffrire la concorrenza Stati Uniti/Cina a scapito dell’Europa, la Francia e gli europei devono definire i propri interessi strategici e declinarli nei settori chiave: economia, sociale, sicurezza e difesa, ambiente, clima, biodiversità.

Club Italia-Francia: Lei ha anche creato la rete Parigi Berlino Mosca, con l’obiettivo di riunire tutti coloro che sono legati all’idea che i paesi dell’Europa condividano interessi comuni con la Russia. A livello strategico, quali potrebbero essere i vantaggi di una migliore cooperazione tra Europa e Russia? Non sarebbe interessante aggiungere Roma a questa rete?

Henri de Grossouvre: non abbiamo mai considerato in maniera esclusiva la cooperazione franco-tedesco-russa, si tratta di un catalizzatore, un asse ideale che rappresenta le tre grandi parti culturali e geografiche dell’Europa, l’Europa occidentale e la sua specificità “peninsulare”, l’Europa centrale e Europa orientale, con i tre grandi poli delle civiltà europee: latina, germanica e slava. Si tratta quindi di un riflesso del ruolo trainante svolto da francesi e tedeschi nella costruzione dell’Unione Europea, un motore destinato a guidare i suoi partner europei in un ambizioso progetto di destino comune. In questo spirito, la Città Eterna è e rimane il cuore spirituale e culturale dell’Europa, il mio libro è stato tradotto anche in italiano e ha ricevuto un’accoglienza favorevole in Italia dove ho molti amici che condividono l’ambizione di questo grande progetto europeo.

Club Italia-Francia: Lei si è laureato all’IEP di Strasburgo e possiede un DEA in Relazioni Internazionali presso l’Istituto di Studi Superiori Europei di Strasburgo sull’Ucraina. Conoscete bene questa capitale europea, simbolo della pace franco-tedesca del dopoguerra e della coppia franco-tedesca all’interno dell’Unione Europea. Perché secondo lei le relazioni franco-italiane non hanno beneficiato dello stesso slancio? Perché sono stati trascurati per così tanto tempo? Secondo lei, il prossimo Trattato del Quirinale potrebbe recuperare il tempo perduto?

Henri de Grossouvre: la forza geografica e simbolica di Strasburgo, capitale europea della Francia, non è solo dovuta alla sua dimensione storica, geografica e culturale franco-tedesca ma anche, da un lato, ai suoi legami con l’Europa centrale e dall’altro parte delle altre istituzioni europee e internazionali della grande Europa che ospita: Consiglio d’Europa, Assemblea delle Regioni d’Europa, Università Spaziale Internazionale, Farmacopea Europea… La Francia ha una vocazione sul Reno e ha anche una vocazione mediterranea, data la relativizzazione del partenariato franco-tedesco all’interno dell’UE negli ultimi anni, a causa di quella che deve essere definita una tendenza della Germania a privilegiare i propri interessi nazionali sulla solidarietà europea, condivido pienamente le analisi di Edoardo Secchi sul ruolo che Francia e Italia possono svolgere oggi insieme per rilanciare l’Europa politica e strategica.

Club Italia-Francia: Durante l’evento T20 all’Università Bocconi di Milano lei ha presentato il libro INTERSECTING. Di cosa si tratta?

Henri de Grossouvre: La Bocconi di Milano ha ospitato il T20, precedendo il G20 che si terrà quest’anno in Italia. Questo libro è un lavoro collettivo di think tank avviato da Global Solutions Initiatives guidato da Denis J. Snower e coordinato con l’aiuto di Nicolas Buchoud, nell’ambito del T20, il gruppo di think tank del G20. Si tratta di un lavoro sulle ricadute sociali ed economiche nel campo delle grandi infrastrutture, in particolare, è un appello alla necessità di lavorare in maniera multidisciplinare e multisettoriale per rispondere alle domande e alle problematiche derivanti o semplicemente accelerate dalla crisi sanitaria : innovazioni, investimenti, solidarietà, priorità ambientali e climatiche.

Club Italia-Francia: In quali settori economici sarebbe strategico aumentare le sinergie franco-italiane? Ritiene che il nuovo collegamento ferroviario Lione-Torino abbia un peso fondamentale per garantire una migliore cooperazione franco-italiana all’interno dell’UE? In quali ambiti Italia e Francia insieme possono dare l’esempio per una migliore Unione Europea?

Henri de Grossouvre: Francia e Italia in generale potrebbero essere i nuovi ispiratori del rilancio politico europeo, in campo finanziario e monetario spesso abbiamo più interessi e punti in comune che con la Germania e con i paesi del nord. Come ci ricorda regolarmente Edoardo Secchi, la quota dell’economia italiana e degli investimenti in Francia è aumentata costantemente negli ultimi anni. Nelle aree strategiche i settori chiave mi sembrano essere spazio e trasporti. Infine, paradossalmente, nei campi della cultura, del turismo, dell’agroalimentare e dell’arte di vivere, abbiamo ancora a disposizione un potenziale di sviluppo comune.

Club Italia-Francia: Come immagina l’Unione Europea del 2050?

Henri de Grossouvre: La mia Unione Europea “ideale” nel 2050 sarebbe un’unione dove l’autonomia strategica dovrebbe essere fondamentale e da essa andrebbero declinate le diverse aree delle nostre politiche economiche, sociali e ambientali. I nostri amici britannici prima di lasciare l’UE hanno spinto per l’allargamento sapendo che questo favorisce un grande mercato senza peso politico. Sarà quindi secondo me necessario rilanciare l’Ue da un gruppo di Paesi pionieri tra cui Francia e Italia in primis, con anche Germania e senza dubbio Spagna, Benelux e Austria, e tutti coloro che vorranno entrare a farne parte, potrebbero svolgere un ruolo di primo piano. Questo progetto deve essere coerente sia con la nostra storia che con la nostra specificità e con il modello sociale europeo di solidarietà, più che mai attuale. Ma deve essere anche economicamente efficiente, restituendo autonomia e mezzi della propria attività alle nostre imprese e sussidiarietà ai nostri territori. L’ambiente e la priorità della lotta ai cambiamenti climatici devono essere un asse della politica europea, è una questione globale per l’umanità che può diventare un vantaggio economico e politico per i paesi dell’UE che vedono scelte tecnologiche, politiche e standard europei detengono un vantaggio che possiamo trasformare in una vera diplomazia ambientale se sappiamo volerlo.

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Club Italie France - Opinion Leader Henri De Grossouvre
Direttore dell'unità di ricerca Francia e Europa del gruppo Suez
Club Italie-France: Affaires Internationales - Daisy Boscolo Marchi - Team
a cura di
Daisy Boscolo Marchi